I disturbi di personalità si configurano come quelle condizioni persistenti di alterazione del modo di pensare, di reagire emotivamente, esprimere i propri impulsi e di interagire con le altre persone con esordio tipicamente collocato nella prima età adulta. Tali elementi ( pensiero-emozione-impulsività e relazioni) che caratterizzano nell'insieme la personalità dell' individuo, nel caso del disturbo di personalità risultano significativamente alterate. Queste alterazioni solitamente si esprimono nella marcata e continuativa difficoltà ad interpretare in modo funzionale i segnali provenienti dal mondo relazionale e di conseguenza nel costruire schemi emotivi e di pensiero fortemente disfunzionali nonchè schemi di reazione distorti.
Per natura i disturbi di Personalità risultano più resistenti al trattamento e non possono essere affrontati nello stesso modo in cui si lavora con altri disturbi strutturati ( come quadri ansiosi, depressioni reattive ecc. ), in quanto, pur essendo importante lavorare sui sintomi risulta ancora più importante modificare quell' insieme di modalità di pensiero-emozione e relazioni tipici del disturbo di personalità.
Il disturbo di personalità può infatti portare ad una varietà di sintomi, che appaiono però costruiti in funzione di una fragilità personologica, e non come sindromi strutturate. E' questo un esempio di situazioni in cui il sintomo non coincide con il disturbo. Il terapeuta strategico tiene conto di questo, utilizzando le consuete tecniche di Terapia Breve Strategica, ma continua ad accompagnare il paziente nella costruzione di un equilibrio di vita che contempli oscillazioni e struttura, variabilità e maggiore sicurezza. In linea con tutte le più attuali tendenze psicoterapeutiche, questo modello attribuisce grande importanza alla costruzione della relazione terapeutica, ma coniugandola con le più moderne tecniche di Terapia Strategica; è stata infatti denominata “Psicoterapia Breve a Lungo Termine” (Nardone et al., 2017).
In aggiunta alla linea di intervento strategico, le tecniche ipnotiche di tipo introspettivo e immaginativo possono essere impiegate con buoni risultati per modificare gli schemi maladattivi che spesso si trovano alla base dei disturbi di personalità. Tali schemi hanno manifestazioni che includono alterazioni del pensiero, delle emozioni e del comportamento e, in molto casi, collegamenti con memorie emotive traumatiche. Modificare tali schemi diventa sempre più importante mano a mano che il lavoro sui sintomi più evidenti e invalidanti produce dei miglioramenti.
Esistono differenti tipi di disturbo di personalità. Secondo il DSM si possono distinguere 10 tipi di disturbo di personalità organizzati in tre clusters ( insiemi ):
Cluster A
Condotte di comportamento bizzarre o eccentriche
I disturbi di personalità del Cluster A sono:
Questi disturbi presentano disagio negli ambienti sociali, ritiro sociale e pensiero distorto. Il paranoide pensa che gli altri lo danneggino, lo schizotipico pensa che gli altri non si curano o non apprezzano la sua unicità, lo schizoide che gli altri sono crudeli e rifiutanti.
Cluster B
Condotte di comportamento drammatiche, emotive o disregolate. I disturbi di personalità del Cluster B sono:
Questi disturbi presentano difficoltà nel controllo degli impulsi e nella regolazione emotiva.
Cluster C
Condotte di comportamento ansioso o inibito.
I disturbi di personalità del Cluster C sono:
Questi disturbi sono caratterizzati soprattutto da alti livelli di ansia, inibizione sociale, sentimenti d’inadeguatezza e un’ipersensibilità alle valutazioni negative.
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Dott. Luca Benini
Psicologo Ipnoterapeuta e Psicoterapeuta
Forlì
Psicologo Ipnoterapeuta e Psicoterapeuta
Partita IVA 03654670409
Iscritto all'Ordine degli Psicologi sezione A della RegioneEmilia Romagna col n. 5016 dal 13/03/2007