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Disturbi Alimentari

Anoressia nervosa, Bulimia nervosa e disturbo dell'alimentazione incontrollata (binge eating) sono i principali disturbi del comportamento alimentare, non meno importanti sono altri problemi relativi all'alimentazione che sono diventati sempre più diffusi negli ultimi anni come ad esempio, l'ortoressia, un disturbo (da poco inserito nella classificazione psichiatrica) caratterizzato dalla maniacale ossessione per i cibi "puri e sani)  (generalmente vegetali crudi, cereali e cibi macrobiotici e comunque alimenti privi di pesticidi, conservanti ed altre sostanze artificiali), enfatizzato dagli eccessivi allarmismi creati dai mass media intorno al cibo,  l'anoressia inversa o vigoressia  caratterizzata da una forte dispercezione corporea opposta a quella che caratterizza l’anoressia nervosa: chi soffre di vigoressia  abusa di esercizio fisico, diete iperproteiche e anabolizzanti, per scongiurare la convinzione di apparire piccolo, esile, inadeguato e la drunkoressia caratterizzata dal digiuno prolungato durante il giorno per arrivare ad assumere ingenti quantità di alcolici all’ora dell’aperitivo. La caratteristica peculiare di questo comportamento drunkoressico  è che la volontà di dimagrire non è fine a se stessa, ma è strumentale all’assunzione di alcolici: durante il giorno si risparmiano le calorie necessarie per poter abusare di alcolici e superalcolici alla sera.

Nei vari disturbi alimentari il rapporto con il cibo e con il proprio corpo diventa una prigione in cui il controllo fa da padrone e da carceriere. Se infatti, ad esempio, l'anoressica si controlla mediante la  restrizione pressochè totale del cibo finendo per organizzare tutta la sua vita per arginare la tentazione del cibo, la persona che soffre di binge eating si controlla con digiuni aprendo così la porta alle abbuffate, il vigoressico si sfinisce con l'esercizio fisico e con diete squilibrate con il risultato di vivere con la continua paura di rimanere fisicamente piccolo. In tutti questi casi il controllo conduce o alla perdita di controllo o all'incapacità di gestire armoniosamente il proprio desiderio alimentare e l'immagine di sè. 
Secondo un approccio 
di Psicoterapia Breve Strategica il meccanismo di persistenza alla base dei disturbi alimentari è rappresentato da da un circolo vizioso tra percezione ( ossessione per il cibo e la forma fisica ) e reazione ( tentate soluzioni finalizzate al controllo del desiderio alimentare). L'obbiettivo di un percorso di terapia strategica è quello di sbloccare questo circuito ricorsivo agendo principalmente sulle tentate soluzioni di controllo attraverso stratagemmi specifici che variano in funzione del tipo di disturbo alimentare. 

Dott. Luca Benini
Psicologo Ipnoterapeuta e Psicoterapeuta
Forlì

Dott. Luca Benini

Psicologo Ipnoterapeuta e Psicoterapeuta

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Iscritto all'Ordine degli Psicologi sezione A della RegioneEmilia Romagna col n. 5016 dal 13/03/2007

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